Hai sentito parlare di crescita con gli hashtag, ti sei informato su come funzionano e ti sei chiesto la domanda fatidica: come trovare gli hashtag giusti per crescere su Instagram?
È una domanda più che sensata, specialmente se hai già fatto qualche esperimento e ti sei reso conto che non ottenevi il riscontro che ti saresti aspettato. E questa cosa può essere davvero frustrante, specialmente per un artigiano che spera di vendere i suoi lavori attraverso i social media.
Ma non ti preoccupare: gli hashtag funzionano, sono ottimi per farsi conoscere e con un po’ di pratica possono essere i tuoi migliori alleati. Tutto quello che devi fare è continuare a leggere e ti spiegheremo tutti i punti essenziali su come spingere in alto i tuoi post con la giusta hashtag strategy!
Partiamo dalla base: cosa sono e cosa fanno gli hashtag?
Gli hashtag sono delle parole chiave, precedute dal celebre simbolo del cancelletto (#). La loro funzione è quella di raggruppare sotto un’unica pagina tutti i contenuti che hanno quella parola chiave inserita.
Esempio pratico: se pubblichi una foto di un vaso e aggiungi nel testo sotto l’immagine #ceramica, allora quella foto verrà visualizzata in una pagina dove tutti i post con quell’hashtag sono riuniti. Fantastico, quindi basta usare l’hashtag e tutti vedranno la foto? Non esattamente, purtroppo.
La pagina degli hashtag funziona come tutte le altre: solo i contenuti più popolari vengono mostrati in cima, dove le persone guardano più spesso. Se il tuo contenuto non ottiene molte visite e interazioni (i likes, i commenti e il resto…), finirà molto, molto in fondo. Dove nessuno lo andrà a vedere, per capirci.
Questo ci porta al secondo punto fondamentale.
Hashtag generalisti o hashtag di nicchia?
Se hai già armeggiato con gli hashtag, avrai certamente notato che vengono segnati il numero di post che usano un hashtag specifico. Immaginiamo che l’hashtag #ceramica abbia due milioni di post (e potrebbe anche averne di più).
Questo vuol dire che ceramica è una parola generalista, cioè poco specifica e molto utilizzata. Senza contare che l’argomento ceramica accomuna molti mestieri: artigiani, ma anche venditori di bagni, idraulici, antiquari… tutti a competere tra loro nello stesso spazio sconfinato.
L’alternativa sono gli hashtag di nicchia: sono specifici, a volte difficili da trovare perché sono usati da comunità di utenti molto legate tra loro o che nel tempo cominciano a usarne di nuovi. Per esempio, potresti cercare #ceramicheartigianali, oppure #ceramichefatteamano. In questi casi, il numero di post sarà decisamente minore e la competizione, in linea di massima, sarà meno opprimente.
Inoltre, con un hashtag così di nicchia, sarà più probabile che a trovarti saranno persone in cerca di ceramiche fatte da un artigiano e non, diciamo, qualcuno che deve cambiare la vasca da bagno!
Quindi, quando scegli gli hashtag per i tuoi post, assicurati di tenere a mente quali sono quelli generalisti e quali sono quelli di nicchia. Hanno entrambi le loro utilità, se hai la giusta strategia.
Come trovare gli hashtag giusti per la tua strategia
Innanzitutto, quando scegli gli hashtag è meglio non esagerare. Instagram ti permette di inserire fino a 30 hashtag, ma di solito è meglio fermarsi prima. Ma perché, ti chiederai.
Instagram monitora costantemente tutti i post degli utenti tramite il suo algoritmo: se vede che sei un utente che crea valanghe di hashtag, potrebbe bollarti come “spammer”, cioè un utente che cerca visibilità a dispetto della qualità dei suoi contenuti.
Il numero ideale di hashtag varia tra i 10 e i 15 a post. Una strategia giusta deve tenere conto di alcuni fattori:
Gli hashtag devono essere pertinenti. Se posti la foto di un mobile, non usare gli hashtag #VetroDiMurano.
Gli hashtag vanno inseriti o in basso nel testo del post, o in un commento al post stesso (se scegli il commento, scriviti gli hashtag nelle note del telefono e fai copia/incolla: hai pochissimi minuti per metterli se vuoi che siano efficaci).
Non devi usare solo hashtag generalisti o di solo di nicchia: l’ideale è usarne un po’ di ognuno. Parti dall’argomento più vasto (#ceramica), stringi il campo in base al numero di post presenti sull’hashtag (#CeramicaArtigianale), e concludi con quelli più di nicchia (#VasiFattiAMano).
Giusto per darti un’indicazione: con generalisti si intendono hashtag con più di 500.000 post, quelli medi sono tra i 250.000 e i 100.000, quelli di nicchia sono sotto il 100.000. Esistono anche hashtag che hanno solo poche migliaia di post, ma spesso possono rivelarsi delle miniere segrete!
E ora le dolenti note: gli hashtag da evitare
Il mondo è pieno di furbi e Instagram non fa certo eccezione. Ecco perché esistono tanti hashtag truffa, o spam, o dalla dubbia utilità in giro per il social network. Utilizzarli è come minimo inutile, ma può anche essere dannoso.
L’algoritmo di Instagram ha una serie di hashtag che tiene nel mirino e che spesso condannano un post a venire relegato nei meandri più oscuri dell’app. Sarebbe un vero peccato se capitasse alla foto di quel vaso a cui hai dedicato tanto tempo…
Ma niente paura: capire quali sono gli hashtag vietati è abbastanza intuitivo. Partiamo da quelli ovvi: tutti quelli che hanno carattere sessuale o sconcio, come puoi immaginare, sono dei grossi NO. Instagram è un’app per tutte le età e fa di tutto per rimanerlo.
Esistono anche altri hashtag che spesso vengono decantati come trucchetti da veri professionisti. Sono i famosi #like4like, #follow4follow, #givemelikes, eccettera eccetera…
Nessuno di loro funziona, tutti loro ti faranno apparire disperato, ma per qualche motivo c’è chi si ostina a usarli.
Infine, esistono altri hashtag di stampo più politico, sociale e discriminatorio. Un hashtag come #tradizione non corre particolari rischi, ma se diventa #TradizioneRazziale allora comincia a essere un problema per diversi motivi.
In generale, assicurati che i tuoi hashtag siano: onesti, gentili, non discriminatori e pertinenti. Seguendo queste poche regole, l’algoritmo lascerà in pace tu e i tuoi post.
Gli ultimi trucchi e stratagemmi
Ora hai capito a grandi linee come trovare gli hashtag giusti per Instagram. Chiaramente, si tratta di un processo che va avanti per prove ed errori. A volte azzeccherai, altre volte sbaglierai. L’importante è essere costanti e avere una strategia.
Se ti stai chiedendo dove puoi andare a caccia di hashtag e trovare idee su quali usare, ci sono 3 metodi: guardare i post della concorrenza, scrivere alcuni hashtag nel motore di ricerca di Instagram e vedere cosa viene fuori, oppure usare un generatore automatico.
Io ne uso uno molto carino, che permette anche di cercare quelli specifici per la tua zona geografica. Ricorda solo di non affidarti ciecamente a questi generatori: scegli quelli che ti convincono di più, analizzali bene e assicurati che ci sia un giusto mix di hashtag generalisti e di nicchia.
Puoi vedere quello che uso io cliccando qui!
Altro consiglio che mi sento di darti: scegli gli hashtag da bersagliare. Ogni post avrà degli hashtag più o meno diversi, ma assicurati di averne sempre 2 o 3 uguali. Con il tempo e se avrai scelto bene, i tuoi contenuti saranno sempre visualizzati li sopra e arriverai a “impadronirti” o quasi di quel particolare hashtag. Però non partire subito con uno gigantesco, mi raccomando.
Infine, ricordati di prenderti del tempo. Lo so, è una vera rottura, ma ti assicuro che se dedicherai qualche minuto in più i tuoi contenuti faranno performance sempre migliori. Se poi ti trovassi comunque in alto mare, puoi sempre contattarmi direttamente: ti offrirò una consulenza per aiutarti a trovare la strategia giusta per la tua pagina!