Valeria, hai sempre pensato di fare l'artista? Quando e come è nata questa passione?
Disegno dall'età di 6 anni e in realtà non ho mai smesso di raccontarmi storie con una matita o un pennello o un ago con del filo.
Ho imparato le basi al liceo artistico e poi, negli anni e nonostante facessi tutt'altro nella vita, ho sempre sperimentato su tela, carta, carta velina e stoffa.
Che tecniche e materiali usi per le tue opere? Da chi o cosa trai ispirazione?
Le tecniche che uso per i miei lavori non posso che chiamarle miste. Passo da colori pieni e saturi mischiati a sabbie con innesti di fili di lana, cotone e seta a lavori quasi impalpabili su garza trasparente.
Traggo ispirazione dalla natura che mi affascina per la ricchezza degli spunti che offre: dalla bellezza vitale e materica delle cortecce agli stormi degli uccelli ai fili d'erba...
Il supporto, o tela, cambia a seconda della narrazione. In questo periodo, per esempio, lavoro su garza trasparente, per far si che ciò che viene rappresentato rimanga sospeso nel vuoto e possa così dialogare con lo sfondo.
La leggerezza è centrale nel tuo lavoro. Pensi che anche dal punto di vista ambientale le tue creazioni abbiano un impatto leggero?
Tutti i miei lavori, ma soprattutto gli ultimi, sono centrati sulla leggerezza. Una leggerezza che nasce in parte dai materiali usati come garze e organze coniugati con fili di lana, seta e cotone. E in parte dai soggetti che appaiono come paesaggi poetici astratti.
Diciamo che tutto il lavoro che produco ha poco impatto ambientale, anzi si può dire che smettendo di essere quadri potrebbero diventare vestiti, foulard, camicie...
ZamaLabz è una vetrina che cerca di esaltare il valore dei pezzi unici. Cosa ne pensi di questa filosofia? Per chi o cosa sono pensati i tuoi pezzi unici?
Proprio per la loro natura, i miei lavori sono tutti pezzi unici, ciascuno con la sua storia da raccontare e ciascuno in attesa che qualcuno la stia ad ascoltare.
A chi o cosa si rivolge il mio lavoro? Penso a questi tempi pesanti da tutti i punti di vista. Ecco credo che le mie creazioni portino leggerezza. Cerchino, in qualche modo, di sollevarci un pochino da terra in un posto dove non c'è la gravità.
Cosa piace e cosa non piace a Valeria Cornelio?
Mi piace l'arte contemporanea, il mare, gli uccelli, le api. La natura tutta, il Delta del Po, Urbino, Piero della Francesca, Rino Gaetano, la musica mediorientale, Istanbul, Palermo e l'Havana che per me un po' si assomigliano.
Non mi piacciono i maschi narcisisti e le donne fasciste. Ma anche le martiri le detesto. Odio la folla, le feste, i matrimoni e i pranzi con tanta gente. E non mi piacciono le falene. Proprio no.
Foto realizzate da Paolo Tognoni.
2 commenti
Irene campominosi
Valeria è un’artista dell’anima e dello spirito! Le sue opere sono libere come lo è la sua mente! Trasmettono positività e serenità! Io come artista la ammiro e un po’ la invidio per la grande libertà di espressione che può raggiungere ! Ne apprezzo il potenziale creativo e la chiara conoscenza che ha di se stessa, valore che le permettere di esprimersi con linguaggi artistici sempre netti e potenti !
Valeria è un’artista dell’anima e dello spirito! Le sue opere sono libere come lo è la sua mente! Trasmettono positività e serenità! Io come artista la ammiro e un po’ la invidio per la grande libertà di espressione che può raggiungere ! Ne apprezzo il potenziale creativo e la chiara conoscenza che ha di se stessa, valore che le permettere di esprimersi con linguaggi artistici sempre netti e potenti !
vix
Questo lato non lo conoscevo! Donna dal multiforme ingegno.
Questo lato non lo conoscevo! Donna dal multiforme ingegno.